Biografia di Antoine de Saint-Exupéry
“Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”
Ci piace introdurlo con una delle sue frasi più famose, tratte dal libro Il Piccolo Principe
Antoine de Saint-Exupéry nasce nel 1900, a Lione in Francia, in una famiglia aristocratica. Dopo la morte del padre, avvenuta quando lui aveva solo 4 anni, nel 1909 si trasferisce con la madre e i suoi fratelli a Le Mans, in un castello, dove trascorre un’infanzia agiata e felice. Frequenta il collegio gesuita di Notre Dame de Sainte Crois, e a causa della guerra è costretto a trasferirsi in diversi paesi al confine francese, fino ad arrivare in Svizzera. Nel 1917 torna in Francia e si iscrive prima al Liceo Bossuet e poi al Liceo Saint-Louis di Parigi. Nel 1921, parte per il servizio militare, si arruola nel II reggimento di aviazione di Strasburgo ed ottiene il brevetto come pilota, civile e militare. Nel 1926 pubblica il suo primo racconto, L’aviatore. Sempre nel 1926 viene assunto come pilota di linea commerciale dalla Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoère. Per lavoro vive per circa un anno a Capo Juby, nel Sahara, dove ha scritto il suo primo romanzo, Courrier Sud, al quale è seguito Vol de nuit. Nel 1930, lasciata l'Africa, si trasferisce a Buenos Aires, come direttore dell'aereo postale Argentina-Francia. Qui conosce Consuelo Suncín-Sandoval Zeceña de Gómez, che sposa nel 1931. Nel 1932 rientra in Francia, la società aereo postale attraversa una forte crisi finanziaria, e lui lascia il lavoro per dedicarsi alla scrittura e al giornalismo. Nel 1939, dopo l'invasione della Francia nella Seconda guerra mondiale, Antoine de Saint-Exupéry entra nell' aviazione militare e compie diverse missioni di guerra, nonostante sia considerato inadatto al volo a causa di una salute cagionevole. Entra in una squadra di ricognizione aerea. Nel 1940 effettua una missione di ricognizione su Arras e da questa esperienza, compone l'opera "Pilota di guerra". A causa di un incidente, durante la Seconda guerra mondiale, si ferma per un periodo a New York e poi, nel 1942, si trasferisce nel Québec. In America, nel 1943, viene pubblicata la sua opera più famosa, "Il Piccolo Principe". Senza dubbio il suo libro più noto, una favola dedicata all'amico Léon Werth, ma non all'amico adulto, bensì al bambino, una dedica retroattiva, un testo per l'infanzia che perdura in ogni età. Al momento dello sbarco degli alleati in Africa del Nord, chiede di essere arruolato nell'aviazione americana e di poter tornare in Francia in volo. Tornato in Europa, gli sono state affidate 5 missioni di ricognizione fra la Sardegna e la Corsica e durante l'ultima ricognizione, il 31 luglio 1944, parte con l'obiettivo di sorvolare la regione di Grenoble-Annecy, ma purtroppo non tornerà più: viene dato per disperso e non se ne saprà più nulla.