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KA KE BO - 家計簿
 

È il 1904[1] quando, per la prima volta, vede la pubblicazione “Il libro dei conti di casa” meglio noto nel mondo come KA KE BO traduzione fonetica dei tre simboli 家計簿 che ne costituiscono il titolo originario in lingua giapponese. Destinato alla crescita e formazione personale delle donne è diventato una risorsa per chiunque voglia acquisire un’indipendenza economica.
 
 
Tutti aspiriamo ad un maggior controllo del budget familiare o personale, e chi non se ne interessa è perché lo sta già facendo, oppure perché si è oramai arreso: gestire le proprie finanze può infatti essere complesso se non si sa come fare, come anche trovare dei riferimenti validi ed affidabili.

L’educazione finanziaria personale può infatti spesso risultare assente, carente o inappropriata, come fanno spesso notare anche alcuni formatori del calibro di Robert Kiyosaki ed Alfio Bardolla.
 
Questa carenza di educazione finanziaria è così radicata e presente nella società, che in Italia persino la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ha istituito supporti e documentazione a riguardo, disponibili al seguente link

Comprendere le proprie possibilità economiche è il primo passo per uscire dall’assenza di controllo finanziario ed andare verso una gestione funzionale del denaro, che può garantire necessità e desideri presenti e futuri. Questi sono gli stessi principi che ispirano Hani Motoko (1873-1957 nata Matsuoka)[2] prima giornalista nipponica e grande promotrice della elevazione della donna a redigere il Kakebo, e questo in un periodo di grande cambiamento per la società giapponese che vede abbandonare il calendario lunare e la fine dell’era dei Samurai.
Pur con i doverosi aggiustamenti ed aggiornamenti dettati dal passare degli anni questo strumento è arrivato a noi intatto nei suoi concetti fondamentali e fedele ai principi originari e promette, se usato in modo costante e puntuale, di conseguire un risparmio automatico del 35%[3].
Perché il Kakebo, libro tradotto in svariate lingue ed adeguato per forma e stile a seconda delle necessità, dia i suoi frutti, richiede quattro specifiche attività: la compilazione dei movimenti ricorrenti, la definizione della disponibilità o risparmio mensile, l’annotazione puntuale dei movimenti ed infine il resoconto e relative riflessioni di fine periodo.
 
Vediamoli più nello specifico.


Movimenti ricorrenti
Andranno registrate entrate ed uscite ricorrenti quali ad esempio le spese certe di abbonamenti a canali tv o riviste, e quelle variabili come bollette ma anche regali per compleanni. Un aiuto è possibile ricavarlo dalle copie dei pagamenti, come bollette, cedolini dello stipendio, movimenti del conto corrente o della carta di credito.

Definizione della disponibilità o risparmio
La differenza tra le entrate previste e le uscite ci da un’idea di quanto ci rimane a disposizione per spese extra o per accantonarle per necessità future. Se la differenza è negativa dobbiamo immediatamente attivarci per capire come gestire la cosa ed eventualmente definire tagli su spese superflue attuali e future.
In questa fase si rivela strategico anche individuare aree di intervento che possono portare una riduzione delle uscite come ad esempio il cambio dell’operatore telefonico o di abitudini personali tipo qualche cena al ristorante, o colazione al bar.

Annotazione puntuale dei movimenti
Questa è una parte molto impegnativa visto che richiede costanza ed attenzione e, soprattutto nei primi tempi, è preferibile farla usando supporti cartacei. È risaputo che scrivere di proprio pugno qualsiasi nota, comprese le spese, aiuta a prendere maggiore coscienza dell’oggetto stesso dello scrivere.
 
Per gestire nel migliore dei modi scontrini e ricevute, risulta funzionale gestire i pagamenti ricorrendo a forme di pagamento elettronico, ossia nel privilegiare l’uso di carte di credito o prepagate, anche se questo può ridurre la percezione di quanto si spende. In alternativa anche conservare gli scontrini, fotografarli, oppure prendere note su un taccuino da portare sempre con sé, risulta vincente.

Riflessioni di fine periodo
Niente vi permette di riflettere e portare i dovuti accorgimenti come fare un punto della situazione settimanalmente o a fine mese. Siete riusciti a rimanere nei limiti di spesa, oppure avete sforato? Analizzate i vostri comportamenti ed abitudini e fatene un insegnamento.
Per quanto può sembrare strano, alcune ricerche condotte dagli psicologi D. Kahneman e A. Tversky evidenziano ad esempio di come si cade vittima, in fase di scelta, nel cosiddetto framing effect che ci porta ad agire in maniera meno razionale di quanto possiamo credere. Una spesa dilazionata può essere percepita più accettabile di una in unica soluzione. Per questo riflettere sui movimenti recenti risulta funzionale ad educarci ed acquisire consapevolezza dei nostri comportamenti.

Pronti, via
Ora che avete appreso le basi del Kakebo, resta ancora un passo fondamentale da compiere, che è quello di definire un piano di categorizzazione delle spese riconducibili alle quattro principali macro categorie che, nell’edizione del Kakebo 2018 edita dalla casa editrice Vallardi, sono individuate come spese di: sopravvivenza, optional, cultura ed extra.
Nel supporto da stampare che abbiamo realizzato per voi e che è disponibile nell’area download, abbiamo preferito altre definizioni che qui abbiamo affiancato alle prime.

Sopravvivenza – Irrinunciabili
Queste sono le spese a cui non potete dire di no senza andare ad intaccare la soddisfazione dei bisogni primari, quali spese mediche, riscaldamento, acqua, casa (affitto o mutuo) e così via.

Optional – Sostituibili
Questa è la categoria delle spese per ristoranti, bar, discoteche, svago e vizi. Insomma, quelle spese che tutti siamo abituati a concederci, in misura differente, e che rientrano tra quelle più semplici ad essere sostituite.

Cultura – Crescita personale
Identifica l’area di quelle spese che rappresentano un investimento per voi stessi: libri, corsi di formazione, palestra e tutto ciò che contribuisce a rendervi migliori. Ovviamente questa è la seconda area in termini di importanza dopo quella delle spesse irrinunciabili o di sopravvivenza.

Extra – Imprevisti
Per quanto accurata, ogni pianificazione è destinata ad incrociare la propria strada con quella della cruda realtà in cui capita di dover intervenire per ripristinare una tubatura ormai datata, fare manutenzione straordinaria all’autovettura, o la cura di una carie. Insomma, qui ricadono tutte quelle spese al di fuori delle precedenti che purtroppo ci si trova a dover fronteggiare e che, data la loro natura non sono quantificabili preventivamente.

Bibliografia suggerita:
Kakebo - The Japanese Art of Saving Money (Short Books) by Hani Motoko
Padre ricco padre povero. Quello che i ricchi insegnano ai figli sul denaro, di Robert T. Kiyosaki, editore Gribaudi ISBN-13: 978-8871527741
 
Soldi. Domina il gioco: Sette semplici passi per la libertà finanziaria, di Anthony Robbins, editore Bompiani ISBN-13: 978-8845297540

Fonti:
Kakebo 2018. Il libro dei conti di casa. Il metodo giapponese per imparare a risparmiare; Editore: Antonio Vallardi Editore
Heroic with Grace. Legendary Women of Japan; Autore: Chieko Irie Mulhern; Editore: Taylor & Francis Group
The Historian; Autore: B. Winston Kahn; Editore: Wiley
Jiyu Gakuen Myoniichikan: http://www.jiyu.jp/hito/hani-e.html

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