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L’eccellenza personale ed i valori della comunità secondo Robert Francis Kennedy.

Il 18 marzo del 1968 Robert Francis Kennedy, fratello del 35° Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, ucciso nel famoso attentato di Dallas di cinque anni prima,  tiene un discorso pubblico presso l’università del Kansas, unico nel suo genere e destinato a rimanere nella memoria storia e politica degli Stati Uniti e del Mondo intero.
Con una visione fortemente in contrasto con la tensione consumistica dell’America, Robert Kennedy propone una lunga riflessione sul PIL e quindi sul sistema con cui misurare la ricchezza di un Paese ed indirettamente dei suoi cittadini.
 
E’ infatti sorprendente come, anche oggi, ci si preoccupi del livello di ricchezza proprio e del Paese dimenticando che quello che viene fornito è in realtà solo un indice statistico al cui interno ricadono aspetti avulsi dal loro valore etico. Kennedy ricorda come il PIL cresca per i soldi spesi negli armamenti e nelle ambulanze che raccolgono la triste mietitura di cadaveri del fine settimana.
 
Polizia, sigarette, prigioni ed altro ancora confluiscono nell’identificare quella ricchezza nominale così distante dall’ideale di evoluzione dell’Uomo. Come lo stesso Robert Kennedy afferma all’inizio del suo discorso: “Con troppa insistenza e troppo a lungo, sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulo di beni terreni.”
 
In questa ansia da accumulo abbiamo dimenticato il valore della salute, dell’educazione e di quelle arti quali la poesia che sono l’espressione più alta dell’essere Uomo e più in generale su ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
 
Ecco perché anche oggi può essere utile soffermarsi ad ascoltare e riflettere su queste parole.
 
Robert Kennedy muore 80 giorni dopo al Good Samaritan Hospital in seguito a diversi colpi di arma da fuoco: nonostante la presenza di numerosi testimoni la vicenda risulta a tutt’oggi poco chiara ed ha alimentato nel corso degli anni teorie complottistiche.

Fonti:
   
 
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